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I capolavori robbiani nella provincia di Arezzo
La terracotta e la maiolica al tempo dei Della Robbia .In tutta la Toscana, i centri primitivi di produzione ceramica ripercorrono gli insediamenti Etruschi, anche se non possiamo individuare una continuità fra i manufatti Etruschi e le maioliche rinascimentali. Per certo, non vi è mai stata interruzione nella produzione ceramica, ma, agli occhi dei più solo l’avvento di Luca Della Robbia portò alla nascita della maiolica smaltata. I “Della Robbia” sono una famiglia di scultori italiana specializzata nella tecnica della terracotta policroma invetriata inventata da Luca che aprì una redditizia bottega a Firenze. Il nome deriva dalla tintura “Robbia” cioè rosso, quindi si pensa che la famiglia, documentata dal XIII° secolo in città, fosse una famiglia appartenente all’arte dei tintori. Le maioliche invetriate alla fiorentina tradizionalmente anche oggi si chiamano robbiane: i componenti di questa famosa famiglia fiorentina furono: Luca di Simone Della Robbia (1400-1482) Iniziò la carriera come scultore a fianco di Donatello, in seguito scoprì la tecnica per realizzare sculture policrome, in realtà solo azzurre bianche o avorio usando la terracotta invetriata; sviluppò questa tecnica con successo e vi si dedicò esclusivamente abbandonando la scultura. La sua bottega fu molto attiva e tramandò la tecnica ai parenti assicurando il successo alla famiglia per generazioni. Ha lavorato accanto ai più grandi maestri rinascimentali realizzando opere di straordinaria bellezza. Andrea Della Robbia (1435-1525) Nipote di Luca, sviluppò la tecnica appresa dallo zio e la portò ad amplissima diffusione, grazie ad alcune innovazioni che portarono ad un laboratorio di tipo protoindustriale, grazie alla notevole efficienza e alla relativa rapidità di creazione delle opere. Giovanni Della Robbia (1469-1529) Figlio di Andrea, sperimentò la tecnica ampliando il numero dei colori disponibili ed usandoli con maggiore enfasi. I suoi lavori sono di grande perizia tecnica e in uno stile ormai diventato convenzionale. Alla sua scomparsa la bottega di famiglia non trovò validi eredi e cessò l’attività. Precursore di Luca fu certamente un gigante del suo tempo, Filippo Brunelleschi: genio versatile in architettura, scultura e progettazione di nuove macchine. Brunelleschi, Donatello e Luca Della Robbia formarono così un trio di innovatori: Brunelleschi con soluzioni geniali in architettura. Donatello col verismo plastico e Luca Della Robbia con la novità della ceramica elevata al rango di materia nobile. Di lui Giorgio Vasari scrisse: “… Avendo una meravigliosa pratica nella terra, la quale diligentissimamente lavorava, trovò il modo di invetriare essa terra col fuoco in una maniera che e’ non la potesse offendere né acqua né vento. E riuscitoli tale invenzione, lasciò dopo se’ eredi i figliuoli di tal secreto.”
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